A – Amore

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Se dico giallo è di certo giallo quello che vedo. Se dico freddo di sicuro non fa caldo. Se dico sonno ho sonno. Fame ho fame. Rabbia: vorrei dare un pugno sul naso di qualcuno. Ma se dico ti amo? Può voler dire talmente tanto o talmente poco che potrebbe non voler dire nulla. L’amore è un insieme di spintoni dell’anima. L’amore porta su, giù, a destra, sinistra. Sotto terra o sul tetto di un grattacielo. L’amore, come le nuvole, si muove sempre. Dico ti amo, ma forse ti odio. Dico per sempre e dico bugie. Dico: amo solo te. Forse è vero, ma forse no. Amo amare, quello sì. Ti amo nel tempo di un battito di ciglia, ma smetto con la stessa velocità. Per non parlare dell’intensità. Ecco, io amo infinito più uno, ma c’è chi ama dieci o cento. Chi non vede numeri, ma orizzonti inarrivabili.

C’è chi crede di poterlo contenere e chi invece lo grida a pieni polmoni. C’è chi lo teme e chi no. C’è chi lo scrive con la a maiuscola, chi invece lo sussurra. Insomma, cos’è l’amore? Una bella e buona invenzione estemporanea? È il motore che muove il mondo o un foglio sottile come carta velina? L’amore si infila ovunque. Nelle cose piccole e nei grandi eventi, nell’arte e nella volgarità. È un miraggio, come l’acqua nel deserto, un fiore d’annaffiare che puoi dimenticare, un gioco della mente, uno sbalzo ormonale. Eppure fa costruire città, fa nascere interi Paesi. Se ami perdi la vista, l’udito e spesso la ragione. Tutto questo succede grazie all’amore.
Come disse Emily Dickinson: «Che l’amore è tutto è tutto ciò che sappiamo dell’amore».