“Io sono un viandante e uno scalatore” disse al suo cuore; “io non amo l’uniforme;
sembra che io non possa starmene fermo a lungo.
E qualunque cosa mi sopraggiunga come destino ed esperienza da sopportare,
io sarò sempre un viandante e uno scalatore: perché infine non si esperimenta mai se non se stessi.
È passato il tempo in cui potevano accadermi delle disgrazie e che cosa mai potrebbe ora accadermi,
che già non sia cosa mia?
È un continuo ritorno, e così ritorna alla fine da me il mio proprio Io,
e ciò che di lui fu a lungo in un paese straniero e disperso tra tutte le cose e sorti.