Parole rosse

Chiudi gli occhi, “ragazzo” e credi solo a quel che vedi dentro.
a volte passa qualcuno, a volte c’è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, sogna quando sale il vento, non lasciarlo andare sogna fino in fondo, fallo pure te..
Sogna, sogna quando cade il vento ma non è finita, non fermarti tu… in questa piccola cosa che è la vita.

E la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere, la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare.

passeranno i giorni, passeran le notti, sarai sempre tu…

Sogna, sogna, piccolo “ragazzo”nella mia “terrazza”, dentro questo “vaso”:
ti ho dedicato un foglio dalla scrivania, manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu!

come fanno i poeti che conosco che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. 

Sogna, ragazzo, sogna / Vecchioni

 

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ft 22/05/2014

la virtù del pesce rosso – o di qualsiasi altro colore – quella di donare, coi suoi colori brillanti, il suo fluttuare armonico, il suo impareggiabile silenzio, le sue leggere picchiate sul fondo, il suo quieto adagiarsi accanto al sassolino fittizio, una sensazione di pace, di calma, quasi di flemma, dagli effetti decisamente miracolosi per il sistema nervoso, umano.
Ti siedi lì, nella penombra illuminata solo dalla acquatica fosforescenza, cogli le armoniche del silenzio, un oblio di bollicine, ciascuna con attaccato un cruccio che si dissolve, come per magia, nel non si sa dove.
Segui con gli occhi il fluttuare delle piccole pinne, fissi l’occhietto destro, al ritorno quello sinistro, pensi che strano, non si può guardare un pesce negli occhi, poi pensi che, invece, i tuoi guai li puoi sempre guardare, anche ad occhi chiusi, tutti insieme… pensi ancora, e poi ancora, e ancora, finché non hai più pensieri ma solo e d’improvviso ti par d’esser immerso in quell’ampolla, e di ondeggiare e galleggiare, senza più peso, senza angustie… sereno e spassionato, il tuo orizzonte è sgombro di nubi.