il colore del gioco

“Il gioco dei desideri colorati. Lui disse che glielo aveva insegnato un’amica, tanti anni prima. Ma io sono sicura che lo inventò lui in quel momento, per me”.

Lasciò passare ancora qualche secondo, probabilmente ricordando alcune cose, che non mi disse. Invece mi domandò se avevo voglia di farlo, quel gioco. Risposi che avevo voglia, e lei mi spiegò le regole.
“Si esprimono tre desideri. Due devono essere dichiarati, il terzo può rimanere segreto. Perché i desideri si realizzino, devono avere un colore.”
Socchiusi gli occhi e allungai leggermente la testa verso di lei. Come chi non ha sentito, o non ha capito bene.
“Un colore?”
“Sì, è una regola del gioco. Per potersi realizzare i desideri devono essere colorati.”
Per potersi realizzare i desideri devono essere colorati. Giusto. Finalmente capivo cosa c’era di sbagliato, con i desideri che avevo espresso fino a quel momento, nella mia vita. C’era una regola e nessuno me l’aveva detta. Gianrico Carofiglio