Acéphale

l’uomo senza testa (di Bataille G.)

bocca di donna

se la testa simbolizza anzitutto, come scritto da Maurice Blanchot, il capo, la ragione raziocinante, il calcolo, la misura e il potere, allora l’immagine dell’uomo senza testa (di Masson) sottolinea la necessità di rivendicare una tragica condizione di inappartenenza, l’abbandono di ogni identità in una perdita – dépense – assoluta, nel dono sovrano. L’abbandono dell’individuo al contagio del comune: è ciò che è più comune, l’unica cosa che si può condividere davvero, seppure come mancanza – è la morte, ovvero il vuoto che ci forma, e al quale siamo consegnati. Acéphale dunque è la comunità di coloro che non hanno comunità. Una comunità che vive l’impossibilità di ogni comunità – che vive, dunque, la sua morte.

“Moi, j’existe”.. IO sono Parigi e molto altro…

Riflessioni di Novembre, 2015 EC